Microsoft ha deciso di non adottare WebKit in Spartan per evitare di essere dipendente da Google
Una delle novità di Windows 10 che ha generato più scalpore e interesse è l'inclusione di un nuovo browser, chiamato Spartan, che segnerebbe un prima e un dopo rispetto a quanto visto finora in Internet Explorer, sia in termini di funzionalità che di interfaccia.
Una delle decisioni più controverse legate a questo browser è stato il rifiuto di Microsoft di adottare WebKit, per finire con l'implementare una versione modificata di Trident, a cui verranno apportate tutte le modifiche necessarie per potersi adattare al meglio ai moderni standard web, dimenticando così la compatibilità con i vecchi siti web (in modo che possano continuare ad utilizzare il vecchio Internet Explorer, che verrà incluso anche in Windows 10).
Fino ad ora, tutto ciò che sapevamo di questa decisione era che era stata presa dopo un lungo periodo di discussioni e dibattiti all'interno dell'azienda, senza rivelare i motivi che li avevano motivati a continuare ad usare Trident.
Ora, grazie a una fonte di Paul Thurrott, apprendiamo che il motivo principale per cui Redmond non ha adottato WebKit era per evitare di dipendere da Google per lo sviluppo di un componente strategico del browser.
Microsoft ha svolto alcune ricerche per determinare quale versione di WebKit fosse meglio implementare: quella utilizzata da Apple in Safari o quella utilizzata da Google in Chrome. Alla fine hanno deciso di continuare a utilizzare Trident per ragioni strategiche.Secondo tale fonte, Microsoft ha condotto una lunga e scrupolosa indagine su quale dei rami di WebKit fosse il più potente e fattibile da implementare, quello utilizzato da Apple in Safari e iOS, o quello di Google -versione modificata utilizzata in Chrome, chiamata Blink .
The Redmonds ha concluso che Blink, la versione di Google di WebKit, era superiore a quella di Apple in quasi tutti gli aspetti rilevanti, e aveva anche un futuro molto più luminoso. Tuttavia, una volta arrivati a quel punto si sono resi conto che l'adozione di Blink in Spartan/Internet Explorer avrebbe significato dare a Google il pieno controllo su uno dei componenti più rilevanti del browser, e che per ragioni strategiche non potevano permettersi di trovarsi in una tale posizione di vulnerabilità di fronte agli interessi di un' altra società (meno con la storia di conflitti e ostilità che esiste tra queste 2 società in particolare).
L' altra opzione era quella di collaborare con Apple allo sviluppo e all'implementazione di WebKit, un percorso che Redmond non era molto entusiasta, quindi alla fine decisero di tornare in Trident e dedicarsi alla realizzazione di questo motore Migliorerà le sue prestazioni liberandolo dalle catene della retrocompatibilità.
La fonte di Paul Thurrott sottolinea inoltre che i risultati delle modifiche a Trident hanno superato anche le aspettative di Microsoft, il che ci porta ad avere più speranze nella qualità della versione finale che sarà inclusa con Windows 10.
Via | Thurrott.com In Genbeta | Blink: Google reagisce con un altro nuovo motore di rendering per Chrome