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Alcune app condividono i tuoi dati con Facebook

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Anonim

Un'indagine condotta dal quotidiano americano The Wall Street Journal suggerisce che almeno undici applicazioni condividono i dati degli utenti con Facebook, una trasmissione di informazioni che potrebbe avvenire anche quando gli utenti di queste app non dispongono di un account sulla rete popolare. sociale.

Dati condivisi con Facebook senza consenso

Secondo i risultati della ricerca, almeno undici app iOS stanno inviando i dati privati ​​degli utenti a Facebook, indipendentemente dal fatto che l'utente si sia collegato al proprio account Facebook o anche se disponga di un account Facebook. I dati personali forniti includeranno anche i dati relativi alla salute degli utenti, informazioni che molti considererebbero sensibili.

Inoltre, almeno una di queste applicazioni ha una versione Android che, secondo il Wall Street Journal , partecipa anche a questa "pratica segreta".

Secondo il rapporto, agli utenti non viene esplicitamente notificato che le app condividono dati con Facebook. Poiché non è presente alcuna notifica, l'utente non può annullare l'iscrizione alla condivisione dei dati.

Quattro delle undici app iOS coinvolte nel rapporto sono:

  • App di monitoraggio della frequenza cardiaca Monitoraggio FC Flo Period Inc. & Floulation Tracker App immobiliare Realtor.com, di proprietà di Move Inc. App di meditazione Bhehe

Per quanto riguarda le restanti applicazioni, per il momento, il giornale ha rifiutato di divulgarle, anche se ha confermato che l'applicazione che condividerebbe i dati degli utenti dalle sue due versioni di iOS e Android è Better Me , una formazione e una perdita di di peso.

Facebook ha già risposto affermando che le informazioni che queste app potrebbero inviare non sono richieste né richieste, quindi potrebbero violare le politiche di protezione dei dati di Facebook.

La possibile spiegazione di questi fatti è che le applicazioni utilizzerebbero gli strumenti di Faceboo k per esaminare i dati dei propri utenti.

Molti degli sviluppatori dell'applicazione coinvolti in questo scandalo hanno risposto al Wall Street Journal, assicurando che cesseranno questa pratica, anche se alcuni non hanno ancora risposto.

Tramite Android Authority Source The Wall Street Journal

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